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Una settimana in Florida a Marzo, Miami e Key West on the road

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di Redazione

16/04/2014

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  [wp_geo_map] Il viaggio ha origine in una fredda mattina di Marzo, dall'aeroporto Marconi di Bologna. Dopo un rapido scalo a Madrid e relativo cambio di aereo saliamo a bordo dell'Airbus A330 di Iberia che ci porterà a Miami. Il viaggio scorre tra un film, una dormita e qualcosa da mangiare, la qualità del volo e dei pasti è buona, mentre servono la colazione sorvoliamo prima le Bermuda, poi le Bahamas, infine le Everglades, per atterrare puntuali a Miami. Sbrighiamo le formalità doganali, ritiriamo l'auto a noleggio (circa 200 euro per una settimana, ottimo!) e si parte: la nostra destinazione è Miami Beach, l'hotel che abbiamo scelto è il Century, lungo la celeberrima Ocean Drive. Dopo alcuni sbandamenti iniziali dovuti alle sopraelevate e al cambio automatico imbocchiamo la strada giusta, passiamo Downtown Miami proprio al tramonto, attraversiamo i ponti che la collegano all'isola di Miami Beach passando davanti al porto e costeggiando le ville da sogno delle isole private. Appena entriamo nel cuore di Miami Beach ci passano davanti i film e le immagini viste solo in tv: persone sui pattini e sugli skateboard, macchine sportive decappottabili con musica a tutto volume, luci al neon che ci circondano e lunghi viali costeggiati da palme. That's Miami, ne siamo già innamorati. Troviamo l'hotel senza alcuna difficoltà, abbiamo scelto il Century per il suo rapporto qualità-prezzo e per la sua posizione: proprio su Ocean Drive, ma lontano a sufficienza dai rumori della nightlife. Una piacevole sorpresa: il gestore è italiano, ed è assolutamente felice di darci utilissime dritte sulla città. L'hotel è piccolo e grazioso, le camere sono dotate di aria condizionata, tv al plasma, wifi gratis e cassaforte. La colazione è compresa nel prezzo, non è molto abbondante ma a noi va benissimo. miami beach Durante i nostri giorni a Miami prendiamo confidenza con i quartieri della città, con un fatto che non avevamo proprio messo in conto: il fuso orario ci sveglia ogni mattina alle 7, dunque abbiamo molto più tempo del solito! Le giornate sono bellissime, il cielo è di un blu spettacolare e non si vede mai una nuvola, le temperature sono costanti attorno ai 30 gradi di giorno e 20 di sera. Il gestore dell'hotel ci conferma che marzo e aprile sono i mesi migliori dell'anno per visitare la città, in quanto d'estate il caldo-umido raggiunge livelli insostenibili, si formano frequentemente nuvole che portano acquazzoni, temporali e, tra fine agosto e fine settembre, persino uragani. Le nostre giornate si dividono equamente tra spiaggia e visita della città: non solo South Beach, ma grazie alla nostra auto a noleggio visitiamo anche North Beach, il Crandon Park di Key Biscayne e Sunny Isles Beach, un quartiere all'estremo nord di Miami (già fuori dai limiti della città) denominato Little Moscow. Qui la percentuale di russi in vacanza è infatti altissima, e vista la spiaggia e i bellissimi hotel non è difficile capirne il motivo. Giriamo poi per la parte "interna" della città (ricordate che Miami Beach è situata su un'isola), visitando i grattacieli moderni del quartiere degli affari Downtown Miami e il caratteristico quartiere cubano, chiamato Little Havana. Qui l'atmosfera è diversa, molto più colorata e molto più rilassata, la musica e il cibo di Cuba sono ovunque; da non perdere il Maximo Lopez Park, dove gli anziani trascorrono le loro giornate giocando a scacchi o a domino. Ma avendo l'hotel a South Beach è qui che trascorriamo la maggior parte del tempo: Ocean Drive è puntellata di edifici Art Deco da film, la gente in strada corre, fa sport, fa ginnastica, viaggia in auto sportive di lusso con la musica a tutto volume: sembra di vivere in un sogno. Dopo 5 giorni lasciamo Miami per dirigerci verso Key West, percorrendo una strada da cartolina, la Overseas Highway, un'autostrada sospesa sul mare. Raggiungiamo Key West nel primo pomeriggio, alloggiamo all'hotel La Pensione, un edificio in stile coloniale con camere ampie e spaziose, e uno staff a dir poco incredibile. L'hotel è piccolo e intimo, i camerieri ai piani e i gestori ci fanno sentire come a casa nostra. Key West è un piccolo paese, ma è davvero bellissimo: palme e cielo azzurro non ci abbandonano mai, ma a differenza di Miami qui i grattacieli e gli edifici art deco lasciano spazio ad atmosfera rilassata e a case in stile coloniale. La strada principale, Duval Street, è piena di negozi, bar, pub e gallerie d'arte, affollatissima di gente che viene da queste parti da tutti gli Stati Uniti per godersi un po' di caldo, di mare e di relax. Facciamo le foto di rito presso il punto più a sud degli Stati Uniti continentali, guardiamo il tramonto calare dietro Mallory Square assistendo alla Sunset Celebration che si tiene ogni giorno, durante la quale gli artisti di strada eseguono le loro performance davanti ad un pubblico nutrito. Key West è un piccolo microcosmo, una cittadina che ha tutto e soprattutto possiede un'atmosfera rilassata davvero stupenda. Trascorriamo 2 giorni a Key West, ma purtroppo siamo alla fine della vacanza. Percorriamo la Overseas Highway al contrario, giungendo a Miami Beach per l'ora di pranzo. Tempo di un'ultima passeggiata su Ocean Drive, di un ultimo bagno a South Beach, di un ultimo people watching, e siamo di nuovo in auto, stavolta, purtroppo, in direzione aeroporto. Il viaggio termina a bordo di un Boeing 767 di American Airlines, decisamente inferiore come qualità rispetto all'aereo Iberia che ci portò a Miami la settimana passata. Anche in questo caso effettuiamo un brevissimo scalo a Madrid, un cambio di aereo ed eccoci di nuovo a Bologna. La settimana di vacanza è terminata, ma i ricordi che ci porteremo dietro rimarranno indelebili nella nostra mente.

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