Napoli, la città del sole e del mare
di Redazione
09/04/2014
Le soluzioni per il pernottamento a Napoli sono molteplici e, a seconda delle esigenze personali, si può optare per una soluzione economica come può esserlo un bed & breakfast, oppure per il classico albergo sempre in posizione centralissima. Vale la pena, prima di prenotare, verificare la posizione dell'hotel grazie a Street View, per rendersi conto se si affaccia su una strada molto frequentata o meno.
Proseguiamo il nostro tour della città e attraversiamo la Galleria Umberto I, la "gemella" della galleria Vittorio Emanuele di Milano e passiamo davanti al Teatro San Carlo - anche questo "gemello" de La Scala del capoluogo lombardo - e da lì arriviamo in Piazza del Plebiscito, dove sorge, imponente e austera, la famosa Basilica di San Francesco Di Paola, una Chiesa molto particolare per la sua forma circolare che un po' ricorda il Pantheon.
In Piazza del Plebiscito sorge il Palazzo Reale, visitabile per intero al costo di 4 euro con audioguida inclusa.
Ed ora, apriamo una piccola parentesi riguardo i ristoranti tipici di Napoli: è importante, soprattutto durante i week end, prenotare con anticipo per non rischiare di venire messi alla porta. Noi siamo fortunati, perché arriviamo alla trattoria e pizzeria Antica Capri, nei pressi dei Quartieri Spangnoli, entro le 19 e, dunque, il titolare ci permette di accomodarci nonostante dalle 20 in poi abbia il pienone. Quindi, a meno che non vogliate pranzare alle 12 e cenare alle 19, è sempre consigliabile la prenotazione, soprattutto nei ristoranti più turistici.
Il secondo giorno, la visita di Napoli prosegue con la Cappella Sansevero, a dieci minuti a piedi dal nostro Bed & breakfast, al costo di 7 euro a testa. La cappella fu fondata alla fine del Cinquecento e poi reinventata negli anni Quaranta del 700 dal principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, mecenate, inventore, editore nonché Gran Maestro della Massoneria del Regno di Napoli.
La Cappella è nota in particolar modo per il capolavoro del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino (di cui il principe disse che era “fatto con tanta arte da lasciare stupiti i più abili osservatori”). Pregevoli anche le statue che adornano l’intera cappella e il bellissimo affresco della volta, intitolato Gloria del Paradiso. Qui sono anche conservate le macchine anatomiche, due corpi umani che mostrano, al loro interno, l’apparato cardiocircolatorio – ricostruito con maestria con cera d’api e coloranti e perfettamente conservato nel corso dei secoli.
Ma Napoli è nota soprattutto per le sue Chiese: passeggiando nel centro storico ci meravigliamo per il gran numero di Chiesette che incontriamo sul nostro cammino. La più importante è senz'altro il Duomo di Santa Maria Assunta (la Chiesa di San Gennaro), edificato da Carlo D’Angiò intorno al 1200 e poi sottoposto ad interventi successivi nel corso del 1700 e del 1800. All'interno del Duomo si trova la famosa cappella del tesoro di San Gennaro, capolavoro dell’arte barocca a Napoli, costruita come ex voto per la liberazione dalla peste.
Proseguiamo, poi, visitando le Chiese di San Paolo Maggiore e San Lorenzo Maggiore. Poco distante, la Chiesa di San Domenico Maggiore. Qui occorre stare attenti: l’entrata principale, quella che dà sul decumano inferiore, anche detto Spaccanapoli, conduce direttamente nei pressi dell’altare, un’esperienza da evitare durante le celebrazioni! Qui si trovavano dipinti di Raffaello (La Madonna del Pesce), Tiziano e Caravaggio (La flagellazione), attualmente custoditi nei musei.
Terminiamo il nostro tour nel centro storico visitando la famosissima via di San Gregorio Armeno (la via dei Presepi) e la Chiesa del Gesù Nuovo, una delle chiese più belle e ricche di Napoli. Qui si trova la tomba di San Giuseppe Moscati, un medico nato alla fine del XIX secolo, proclamato Santo nel 1987 da Papa Giovanni Paolo II.
A quel punto, decidiamo di dedicare il pomeriggio al Museo di Capodimonte: per arrivarci si può prendere l'autobus R4 da Piazza Dante che, in circa 15 minuti, permette di arrivare nei pressi del Museo. Qui sono custoditi alcuni dipinti di Vasari, Raffaello, Tiziano (Danae), Masaccio (la famosissima Crocifissione), Botticelli, Caravaggio (La flagellazione di Cristo) e Artemisia Gentileschi. Da visitare la sezione Ottocento a Capodimonte, che comprende un edificio con arredi, dipinti e tende d’epoca, una vera e propria casa museo.
Naturalmente a Napoli non possiamo farci mancare una bella pizza Margherita e così optiamo per la pizzeria di Matteo, in via dei Tribunali. Sempre in via dei Tribunali consigliamo la pizzeria Sorbillo oppure, in Piazza Trieste e Trento, Brandi: anche in questo caso vale quanto detto per i ristoranti. La prenotazione è sempre consigliabile.
Il giorno dopo lo dedichiamo al Museo Archeologico, con la sua ricca collezione Egizia e la sezione dedicata ai reperti recuperati durante gli scavi pompeiani, tra cui spiccano i mosaici della Casa del Fauno.
Articolo Precedente
Atmosfera natalizia a Singapore: non solo Marina Bay Sands
Articolo Successivo
Zanzibar, viaggio nell’arcipelago della Tanzania
Redazione
Articoli Correlati
Week end lungo nella dotta Bologna
15/06/2014
Un compleanno magnifico in crociera
14/05/2014