Giorno 4: Cefalonia
Altra isola greca, altro mezzo a noleggio: anche oggi optiamo per uno scooter, perchè vogliamo visitare la spiaggia di Myrtos, situata a circa 30km dal porto. Myrtos è una delle spiagge più belle della Grecia, e visitarla in aprile inoltrato, senza calca e con la temperatura ideale è veramente la scelta giusta. Purtroppo però arrivarci non è così facile, il motorino ha grossi problemi e i saliscendi certo non aiutano. In un modo o nell’altro arriviamo a Myrtos e passiamo la nostra bellissima giornata in spiaggia. Per tornare alla nave decidiamo di cambiare strada per non dover affrontare di nuovo le salite, ma facciamo la litoranea, un po’ più lunga ma molto panoramica. Ci fermiamo ad Argostoli (la città più grande di Cefalonia, quella del porto) per un ultimo frappè e ci avviamo alla nave.
Giorno 5: Dubrovnik
La tappa di oggi è Dubrovnik, in Croazia. Anche qua ci siamo già stati, io addirittura 2 volte, non ci sono possibilità comode di escursioni dunque decidiamo di scendere con calma, altra giornata di relax tipo quella che abbiamo vissuto a Corfù. Arriviamo in centro in taxi dal porto, facciamo un giro per la deliziosa città vecchia, una pausa ad un bar, dello shopping e un giro sul mare, e dopo 3 o 4 ore siamo di nuovo a bordo, pronti per salpare verso l’Italia.
Giorno 6: Venezia
La nave arriva la mattina al porto di Venezia: per molti la vacanza termina qui, noi invece abbiamo tutto il giorno a disposizione, sbarcheremo domani ad Ancona. Dunque andiamo in centro e facciamo il giro turistico per eccellenza, passando per il Ponte di Rialto, per Piazza San Marco e per le stradine della città. Pranziamo in un ottimo ristorante con giardino interno, facciamo pausa con uno spritz e ci rendiamo conto che il tempo è volato: è già pomeriggio inoltrato, dobbiamo ritornare a bordo per l’ultima volta.
Giorno 7: Ancona
La mattina dello sbarco è sempre una mattina triste, iniziata se possibile peggio a causa della sveglia che suona per tutti alle 6, per darci il tempo di lasciare la camera e fare colazione. Sbarchiamo ad Ancona consapevoli di aver fatto una vacanza bellissima, di aver visto (in alcuni casi rivisto) posti fantastici e con la speranza di ripetere presto un’esperienza del genere.